La collaborazione tra osteopatia e le varie specialità dell’ospedale AOU Meyer di Firenze è consolidato da anni e all’interno di esse vi è quella in ambito urogenitale. L’osteopatia oggi al Meyer è presente con quattro osteopati sotto contratto e cinque tirocinanti, i quali settimanalmente si muovono nei vari reparti e trattano i giovani pazienti. Il rinomato ospedale pediatrico fiorentino, centro di eccellenza con una casistica di operazioni tra le più importanti d’Europa, è anche il primo e tuttora unico in Italia con un ambulatorio di osteopatia convenzionato. Tra queste sinergie vi è quella tra il dott. Antonio Elia, che ha diretto per anni il centro di urologia dell’ospedale, e l’osteopata Mattia Cervato, tutor e docente della Scuola Italiana di Osteopatia Pediatrica – SIOP.
Il dott. Elia, scoprendo il ruolo degli osteopati all’interno dell’ospedale, ha potuto constatare l’utilità del sostegno osteopatico alla salute dei bambini di pertinenza urologica. “Il miglioramento dei pazienti è stato quasi immediato” spiega il dott. Elia “Sono stati gli stessi genitori a dirmi che i bambini si rilassavano a tal punto da addormentarsi grazie al trattamento degli osteopati” La sensazione che scaturisce nel corso del trattamento porta il sistema neurovegetativo a riequilibrarsi, portando ad un benessere che può anche portare ad una riduzione del dolore percepito e favorire un livello di rilassatezza che può portare il bambino ad addormentarsi.
I dati collocano l’ospedale Meyer come quello con la maggior casistica andrologica d’Italia e tra le maggiori per le patologie urologiche. La chirurgia pediatria, compresa quella urogenitale determina una alterazione nella qualità dei tessuti. Tale alterazione può manifestarsi con densità alterate, il sostegno osteopatico ha il compito di equilibrare tali densità. Questo lavoro ha un effetto benefico su tutto il campo famigliare. “Il dolore post chirurgico è un aspetto di primaria importanza e coinvolge la percezione del bambino e di tutta la famiglia” spiega Mattia Cervato “Il rapporto con il piccolo paziente è prioritario, ma è importante impostare fin da subito una relazione positiva con tutti i componenti della famiglia.”
Al Meyer oggi è abitudine vedere gli osteopati girare per i corridoi ed entrare nelle stanze con un sorriso. “I risultati ottenuti dagli osteopati sono sotto gli occhi di tutti” rimarca il dott. Elia “Sono convinto che questa consapevolezza dovrebbe essere trasmessa ai pediatri di famiglia. Presso la nostra struttura ci occupiamo delle malformazioni dell’apparato genitale in pediatria. Siamo un centro di eccellenza non solo per le patologie trattate ma anche per la gestione del dolore, con una collaborazione tra reparti che ci ha permesso di abbassare il dosaggio dei farmaci anti dolorifici. A questa realtà, la complementarietà con l’osteopatia è un altro passo avanti per il benessere dei pazienti”. La collaborazione tra osteopatia e chirurgia che si sviluppa anche con collaborazioni in sala operatoria: “Grazie alla disponibilità del dott. Elia, personalmente, ho compreso molto della tecnica chirurgica effettuata, permettendomi di poter adeguare il trattamento al tipo di operazione svolta” spiega Cervato.