Grande successo nella prima spedizione in Kosovo in cui il direttore della Scuola Italiana di Osteopatia Pediatrica Tommaso Ferroni ha portato la propria esperienza di 15 anni presso l’AOU Meyer di Firenze con i trattamenti osteopatici per i bambini ricoverati
La prima spedizione in Kosovo dell’Associazione Kairos Osteopatia e Medicine Integrate ha superato le aspettative. Il Dottor Tommaso Ferroni, Presidente dell’associazione Kairos Osteopatia e medicine integrate e Direttore della Scuola italiana di osteopatia pediatrica – SIOP, è stato accolto con grande entusiasmo nel reparto di oncoematologia dell’Ospedale di Pristina, unico ospedale pediatrico pubblico di tutta la Nazione. Lo staff medico locale si è dimostrato subito molto interessato al progetto di osteopatia pediatrica che il dottor Ferroni ha spiegato, una medicina non ancora conosciuta in questo territorio, ma con un grande potenziale nel sostegno alla Salute dei piccoli pazienti.
Per la prima volta in Kosovo sono stati effettuati trattamenti manipolativi osteopatici ai bambini in ospedale, direttamente nelle loro stanze in reparto, ed è stata organizzata una conferenza alla presenza di tutti i capireparto, in cui è stato spiegato come l’Osteopatia può aiutare i bambini ricoverati, facendo riferimento all’esperienza presso l’ospedale Meyer di Firenze e agli studi medico-scientifici che sono stati pubblicati.
Dopo 15 anni di collaborazione con il Meyer infatti, sono stati divulgati i risultati delle ricerche effettuate, che hanno dimostrato l’efficacia dei trattamenti osteopatici rispetto alla diminuzione del dolore, riduzione del carico farmacologico e del tempo di degenza ospedaliera, con conseguente recupero più rapido di una buona qualità di vita. Un progetto ripetibile in altri ospedali, in Italia e all’estero.
La missione in Kosovo è stata realizzata insieme ad altre associazioni toscane, la Nicola Ciardelli odv e ets di Pisa e la Fondazione Cure2children di Firenze, in collaborazione con l’Associazione Stefano Bellaveglia onlus di Siena. Il progetto dedicato alla cura dei bambini kosovari è infatti attivo già dal 2007 con la spedizione dei primi farmaci e successivamente la somministrazione, direttamente in Kosovo, della terapia salvavita ai primi bambini affetti da patologie oncologiche.
Durante questa spedizione si è raggiunta una tappa fondamentale:per la prima volta sono stati impiantati in questo Paese due CVC (cateteri venosi centrali) a lungo termine. Questo intervento servirà per gestire al meglio l’iter diagnostico e terapeutico della patologia onco-ematologica da cui sono affetti i due piccoli pazienti. Le dottoresse dell’AUOP di Pisa che hanno eseguito gli interventi insieme ai dottori kosovari hanno condiviso l’iter internistico-ematologico per la prosecuzione delle cure, in modo da rendere sempre più autonomi i medici locali, in una sinergia professionale di alta qualità
Durante la permanenza in Kosovo è stato inoltre fondamentale il supporto di KFor, il Comando NATO Kosovo Force, che ha accolto l’equipe toscana con i propri soldati, che sono rimasti a disposizione per tutta la durata della missione.
Questo è stato solo il primo passo per l’avvio ufficiale del progetto dedicato all’osteopatia pediatrica che vedrà la presenza nell’ospedale di Pristina di un team di osteopati pediatrici, formati presso la Scuola Italiana di Osteopatia pediatrica di Firenze, a cadenza costante.