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Gli Osteopati Pediatrici del Meyer in Kosovo: per la prima volta l’Osteopatia viene autorizzata formalmente dal Ministero della Salute della Repubblica Kosovara

Il team di osteopati pediatrici diretto da Tommaso Ferroni, osteopata presso l’AOU Meyer, è in partenza per la seconda missione in Kosovo dedicata al trattamento dei bambini all’interno dell’Ospedale Pediatrico di Pristina Da una prima missione esplorativa, svoltasi nel febbraio 2023, è nata l’ipotesi di collaborazione continuativa, basata sulla presenza periodica di Osteopati Pediatrici sul territorio kosovaro. Tommaso Ferroni, osteopata presso l’AOU Meyer e Direttore della Scuola Italiana di Osteopatia Pediatrica – SIOP, ha portato per la prima volta l’osteopatia in Kosovo, trattando i bambini ricoverati all’interno del Reparto di Onco-Ematologia del Sheikha Fatima Children’s Hospital, l’ospedale pediatrico di Pristina. I trattamenti osteopatici fatti durante la prima missione hanno destato molta attenzione da parte dei medici locali, tanto da indire una conferenza alla presenza di tutti i Capireparto, in cui il dottor Ferroni ha spiegato come l’Osteopatia può essere un sostegno alla Salute dei bambini ricoverati, facendo riferimento all’esperienza presso l’Ospedale Meyer, dove lavora da più di 15 anni, e le ricerche medico-scientifiche portate a termine tramite la collaborazione con il Reparto di Neurochirurgia diretto dal Dottor Lorenzo Genitori. In particolare, lo studio relativo alla valutazione del trattamento manipolativo osteopatico (TMO) nei pazienti pediatrici post intervento chirurgico, attraverso la valutazione del dolore post operatorio, del carico farmacologico, dei tempi di degenza e della qualità della vita e ripresa scolastica, pubblicato sulla rivista “Toscana Medica” ad aprile 2022. Da questa prima esperienza, è iniziato un lavoro di comunicazione e organizzazione per la creazione di un progetto ampio e duraturo tra l’Associazione Kairos Osteopatia e Medicine Integrate e il Ministero della Salute Kosovaro, il quale ha rilasciato un documento ufficiale che riconosce la professione sanitaria di Osteopata Pediatrico ed autorizza il team italiano a trattare i bambini ricoverati e non all’interno dell’Ospedale di Pristina, unica struttura interamente pediatrica di tutta la Nazione. La squadra di osteopati pediatrici sarà formata da 4 professionisti facenti parte dell’associazione Kairos: insieme a Tommaso Ferroni partiranno Romina Schievenin, Federico Fiorita e Alessia Boccaccino, accompagnati dalla responsabile della comunicazione Eleonora Moriconi. La Missione Umanitaria Osteopatica si svolgerà ad inizio novembre, gli osteopati si metteranno a disposizione dei piccoli pazienti ricoverati nel reparto di Onco-Ematologia, cercando di instaurare collaborazioni anche con altri reparti ospedalieri e formare nel tempo professionisti locali. Una giornata sarà interamente dedicata ai bambini già dimessi o con problematiche particolari, che accederanno in ospedale appositamente per essere trattati, entrando a far parte del progetto Kairospecial dell’Associazione Kairos Osteopatia e Medicine Integrate, dedicato ai trattamenti osteopatici gratuiti ai bambini con disturbi neuropsichiatrici, presente in 7 sedi in Italia e 1 in Spagna, avviando così una nuova sede: “Kairospecial Pristina”. Le Missioni 2024 sono già programmate e saranno comunicate tramite il manifesto che verrà installato in Ospedale a Pristina, in modo che le famiglie dei bambini che vengono dimessi nel frattempo possano prenotarsi per i trattamenti osteopatici gratuiti nei giorni di presenza in Kosovo. Le Missioni sono seguite anche dal Comando NATO KFor presente a Pristina, che mette a disposizione i propri soldati italiani per seguire gli Osteopati durante la loro permanenza.

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L’Osteopatia Pediatrica del Meyer al Congresso “Dolore e Medicina Integrata”

Gli studi medico-scientifici effettuati all’AOU Meyer di Firenze da parte del team di Osteopati Pediatrici diretti dal dottor Tommaso Ferroni sono stati descritti durante il webinar “Dolore e medicina integrata” organizzato dal Centro Regionale della Toscana per la medicina integrata Il Centro regionale per la medicina integrata (CRMI) della Toscana, in collaborazione con il Laboratorio Regionale per la Formazione Sanitaria – FORMAS, ha organizzato nella giornata di giovedì 12 ottobre scorso il Webinar “Dolore e medicina integrata“, dedicato a medici e operatori sanitari con l’obiettivo di fornire un aggiornamento tecnico scientifico sull’utilizzo delle medicine complementari e integrate in specifiche modalità di dolore. In particolare, è stato fatto riferimento agli sviluppi della letteratura scientifica internazionale e alle esperienze cliniche più significative, con focus sul dolore della donna e nell’età pediatrica. Tra i relatori, è stato chiamato a parlare dell’approccio osteopatico sul dolore in età pediatrica il dottor Tommaso Ferroni, osteopata che collabora con l’Ospedale Meyer dal 2009 e che dal 2011 è responsabile dell’Ambulatorio di Osteopatia Pediatrica in regime di convenzione regionale. Insieme a lui, la dottoressa Florinda Fracchiolla, che fa parte del team di osteopati pediatrici formati presso la Scuola Italiana di Osteopatia Pediatrica SIOP , che si è occupata in questi anni della ricerca scientifica all’interno del Meyer. L’entrata dell’osteopatia in ospedale fu possibile grazie all’incontro con il dottor Lorenzo Genitori, Direttore dell’Unità Operativa di Neurochirurgia, con il quale fu possibile iniziare una collaborazione attraverso un primo studio prospettico denominato “Approccio osteopatico in un Reparto di Neurochirurgia”. Il lavoro di ricerca, effettuato dal 2009 al 2011, si basò sulla valutazione dei benefici del trattamento osteopatico sui bambini ricoverati nel reparto di neurochirurgia, divisi a seconda delle patologie, riferendosi in particolar modo alla riduzione del dolore post operatorio o post traumatico e ai tempi di degenza. Lo studio portò a ottimi risultati che furono esposti nell’ambito del Congresso Internazionale di Osteopatia “Verso un’integrazione fra le medicine” svoltosi a Firenze nel 2011. Nel corso del tempo, la collaborazione con l’AOU Meyer si espanse in tutti i Dipartimenti. I risultati sui primi 80 bambini trattati in neurochirurgia permisero di creare il codice regionale tra le Medicine Complementari e la nascita nel 2011 del primo, e ancora unico in Italia, Ambulatorio di Osteopatia in regime di convenzione, aperto ai residenti della Regione Toscana da 0 a 18 anni. A febbraio 2013 inoltre venne approvata la legge secondo la quale non era più necessaria la ricetta medica per le prestazioni sanitarie in ambito di medicina complementare ed è quindi ancora più semplice per i genitori usufruire dei trattamenti osteopatici prenotando tramite il CUP con il pagamento del ticket. Negli anni successivi è sempre stato portato avanti lo studio relativo alla valutazione dell’efficacia del Trattamento manipolativo osteopatico (TMO) nei pazienti pediatrici post intervento chirurgico afferenti alla Neurochirurgia, attraverso la valutazione del dolore post operatorio, del carico farmacologico, dei tempi di degenza e della qualità della vita e ripresa scolastica. Lo studio è stato pubblicato su “Toscana Medica” ad Aprile 2022. E’ inoltre stata da poco pubblicata la ricerca dedicata all’impatto del trattamento manipolativo osteopatico nei pazienti affetti da Talassemia Major, in cura presso il servizio di DH Oncoematologico del Meyer su “HSOA Journal of Community Medicine and Public Health Care” della casa editrice statunitense Herald Scholarly Open Access. In fase di pubblicazione al momento attuale lo studio dedicato alla valutazione sul dolore percepito e questionario sulla qualità della vita in bambini operati di appendicectomia. L’Ambulatorio di Osteopatia Pediatrica all’interno del Meyer ha ottenuto negli anni dati significativi in termini di trattamenti effettuati. Dal 2011 al 2023 si riscontra una sempre più ampia richiesta, ciò ha creato la necessità di ampliare le ore di apertura e gli slot prenotabili. Dopo 12 anni di attività, si contano più di 8.000 trattamenti manipolativi effettuati. I pazienti vengono visitati all’interno dell’Ambulatorio di Osteopatia Pediatrica, attualmente aperto 3 giorni a settimana. Inoltre, vengono fatti trattamenti osteopatici nei reparti interni quando i medici richiedono le consulenze osteopatiche.

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Pubblicato lo studio “Trattamenti osteopatici nei pazienti adulti con emoglobinopatie: una coorte di studio per la valutazione del dolore e della qualità della vita” realizzato presso l’AOU Meyer

Lo studio “Trattamenti osteopatici nei pazienti adulti con emoglobinopatie: una coorte di studio per la valutazione del dolore e della qualità della vita”è stato realizzato dal gruppo di osteopati pediatrici in forza presso l’AOU Meyer di Firenze sui pazienti affetti da Talassemia Major e pubblicato dall’HSOA Journal of Community Medicine and Public Health Care. Si tratta di un grande traguardo in quanto la Herald Scholarly Open Access è una famosa casa editrice statunitense, leader a livello internazionale nel campo delle scienze per la pubblicazione di articoli di alta qualità. Il dottor Tommaso Casini ebbe l’intuizione di potersi avvalere della consulenza osteopatia per sostenere la Salute dei pazienti con Talassemia, sperando che i trattamenti manipolativi osteopatici potessero impattare sulla qualità della vita, in particolar modo alleviando il sintomo dolore. Fu così che Tommaso Ferroni e Barbara Vanoli, osteopati presso l’ospedale pediatrico, iniziarono a trattare i pazienti durante i frequenti momenti di ricovero per le trasfusioni di sangue. Il progetto di uno studio scientifico nacque poco dopo, dall’idea di una studentessa in infermieristica pediatrica, Sara Zitelli, che riconobbe nell’osteopatia un possibile aiuto. Lo studio venne chiamato “Ostenuta” e fu coordinato dal dottor Daniele Ciofi, responsabile del coordinamento infermieristico, e dalla dottoressa Florinda Fracchiolla del gruppo degli Osteopati del Meyer I trattamenti sono stati svolti con una cadenza di una volta a settimana per le prime due settimane e ogni 15 giorni per le tre settimane successive. I dati relativi alla media del dolore percepito sono stati rilevati all’inizio e alla fine del periodo, riscontrando una netta riduzione per ogni paziente. Ciò ha quindi portato alla conclusione che i trattamenti osteopatici possono aiutare in caso di malattie ematologiche sostenendo la Salute e il miglioramento della qualità della vita. “E’ con molto piacere che sottolineo rilievo e importanza di questo lavoro – afferma il dottor Tommaso Casini dell’UO di Oncoematologia pediatrica Meyer –  Il progetto, seppure faccia riferimento a un gruppo ristretto di pazienti, apre la strada verso ulteriori approfondimenti: il sintomo dolore nei pazienti talassemici davvero è quanto maggiormente impatta su qualità di vita e relazioni. Sondare e sviluppare nuove strade che sembrano efficaci nel recare loro sollievo credo sia doveroso e necessario” Grande soddisfazione anche per il dottor Ciofi dopo la pubblicazione dello studio: “Con molta dedizione da parte di tutti siamo riusciti a progettare e seguire un protocollo di studio, che anche se solo su pochi pazienti si è dimostrato efficace specie nel miglioramento del dolore.” L’incontro con i pazienti talassemici è stato un momento di crescita e collaborazione sinergica per il team di osteopati pediatrici diretti dal dottor Ferroni. Lo studio ha messo in evidenza i benefici che l’osteopatia può offrire ai pazienti talassemici, aprendo così una riflessione sulla possibilità di includere nell’équipe oncoematologica la figura dell’osteopata, in linea con la necessità di affrontare la gestione di patologie complesse in un contesto multidisciplinare. La pubblicazione dello studio è un ulteriore passo per far conoscere alla comunità scientifica e non solo, come il trattamento manipolativo osteopatico possa dare un contributo in malattie ematologiche. SCARICA LO STUDIO COMPLETO

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Dalla Toscana al Kosovo: effettuati per la prima volta i trattamenti manipolativi osteopatici ai bambini ricoverati nell’ospedale pediatrico di Pristina

Grande successo nella prima spedizione in Kosovo in cui il direttore della Scuola Italiana di Osteopatia Pediatrica Tommaso Ferroni ha portato la propria esperienza di 15 anni presso l’AOU Meyer di Firenze con i trattamenti osteopatici per i bambini ricoverati La prima spedizione in Kosovo dell’Associazione Kairos Osteopatia e Medicine Integrate ha superato le aspettative. Il Dottor Tommaso Ferroni, Presidente dell’associazione Kairos Osteopatia e medicine integrate e Direttore della Scuola italiana di osteopatia pediatrica – SIOP, è stato accolto con grande entusiasmo nel reparto di oncoematologia dell’Ospedale di Pristina, unico ospedale pediatrico pubblico di tutta la Nazione. Lo staff medico locale si è dimostrato subito molto interessato al progetto di osteopatia pediatrica che il dottor Ferroni ha spiegato, una medicina non ancora conosciuta in questo territorio, ma con un grande potenziale nel sostegno alla Salute dei piccoli pazienti. Per la prima volta in Kosovo sono stati effettuati trattamenti manipolativi osteopatici ai bambini in ospedale, direttamente nelle loro stanze in reparto, ed è stata organizzata una conferenza alla presenza di tutti i capireparto, in cui è stato spiegato come l’Osteopatia può aiutare i bambini ricoverati, facendo riferimento all’esperienza presso l’ospedale Meyer di Firenze e agli studi medico-scientifici che sono stati pubblicati. Dopo 15 anni di collaborazione con il Meyer infatti, sono stati divulgati i risultati delle ricerche effettuate, che hanno dimostrato l’efficacia dei trattamenti osteopatici rispetto alla diminuzione del dolore, riduzione del carico farmacologico e del tempo di degenza ospedaliera, con conseguente recupero più rapido di una buona qualità di vita. Un progetto ripetibile in altri ospedali, in Italia e all’estero. La missione in Kosovo è stata realizzata insieme ad altre associazioni toscane, la Nicola Ciardelli odv e ets di Pisa e la Fondazione Cure2children di Firenze, in collaborazione con l’Associazione Stefano Bellaveglia onlus di Siena. Il progetto dedicato alla cura dei bambini kosovari è infatti attivo già dal 2007 con la spedizione dei primi farmaci e successivamente la somministrazione, direttamente in Kosovo, della terapia salvavita ai primi bambini affetti da patologie oncologiche. Durante questa spedizione si è raggiunta una tappa fondamentale:per la prima volta sono stati impiantati in questo Paese due CVC (cateteri venosi centrali) a lungo termine. Questo intervento servirà per gestire al meglio l’iter diagnostico e terapeutico della patologia onco-ematologica da cui sono affetti i due piccoli pazienti. Le dottoresse dell’AUOP di Pisa che hanno eseguito gli interventi insieme ai dottori kosovari hanno condiviso l’iter internistico-ematologico per la prosecuzione delle cure, in modo da rendere sempre più autonomi i medici locali, in una sinergia professionale di alta qualità Durante la permanenza in Kosovo è stato inoltre fondamentale il supporto di KFor, il Comando NATO Kosovo Force, che ha accolto l’equipe toscana con i propri soldati, che sono rimasti a disposizione per tutta la durata della missione. Questo è stato solo il primo passo per l’avvio ufficiale del progetto dedicato all’osteopatia pediatrica che vedrà la presenza nell’ospedale di Pristina di un team di osteopati pediatrici, formati presso la Scuola Italiana di Osteopatia pediatrica di Firenze, a cadenza costante.

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